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Mostra botanica

 

 

Collezioni della Scuola Secondaria Superiore di San Marino

Quante volte passiamo di fianco alle vetrine stracolme di animali impagliati, minerali e rocce di ogni genere, strumenti scientifici dei laboratori di fisica della fine ‘800, senza fermarci a guardare veramente ciò che tutti i giorni abbiamo sotto gli occhi?

La nostra Scuola possiede bellissime collezioni che necessitano di essere valorizzate al massimo per poter essere apprezzate e utilizzate dagli studenti, ma non solo. 

Perciò, nasce l’idea:  un progetto di musealizzazione e catalogazione digitale di tutto il patrimonio che la Scuola possiede. Un progetto rivolto ai cittadini, che potranno visitare la Scuola anche al solo scopo di riconoscerne la storia, fondamentale per la vita e lo sviluppo della comunità di San Marino.

Il progetto che coinvolge  gli studenti e gli insegnanti, permette la piena valorizzazione e la fruizione di beni, contenuti, immagini, che arricchiscono il bagaglio culturale di ciascuno. La catalogazione digitale ne favorirà un utilizzo più semplice e immediato, arricchendo la didattica e le conoscenze scientifiche, oltre alle competenze messe in atto per la sua realizzazione.

Le bacheche e le vetrine saranno ripensate e riorganizzate con un ordine specifico e coerente con le logiche della musealizzazione, per evidenziare al meglio il contenuto e attirare la curiosità di studenti e visitatori, dando nuova vita a materiali dimenticati che però sono parte integrante della storia centenaria del Liceo sammarinese.

Una serie di mostre temporanee elaborate per tematiche daranno una migliore visibilità all’intera collezione:

gli uccelli impagliati, che occupano la maggior parte della collezione; gli strumenti del laboratorio di fisica; gli scheletri di animali; i fossili, le conchiglie, i minerali e le rocce, con alcune collezioni antiche di marmi da decorazione;  e vari altri materiali da rispolverare.

La prima “mostra temporanea” è dedicata ai MODELLI BOTANICI degli anni ‘30-’50 della ditta G.B.PARAVIA, azienda specializzata nella produzione di sussidi per la didattica fin dai primi anni del 1900. In particolare questi modelli sono in cartapesta e filo di ferro, ingranditi molte volte rispetto agli originali, servivano per permettere la visione particolareggiata delle essenze botaniche, quando le scuole non disponevano di microscopi.

I modelli sono stati inventati e realizzati dalla maestria di Ariosto Ammassari, salentino di origine, docente, scultore, decoratore  e raffinato artigiano nella riproduzione naturalistica. Premiato con il diploma di Gran premio e la Medaglia d’oro nel 1914 alla Esposizione Internazionale del  Progresso Moderno di Firenze. 

L’allestimento è a cura del Centro di Documentazione e della classe 4 Classico.


 
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